Un viaggio con Dragonero e il post-apocalittico secondo Luca
Oggi a “Cena col Drago” abbiamo il piacere di ospitare Luca, uno dei maggiori rappresentanti del gioco di ruolo in Italia e parte del progetto “La Caverna dei Dadi”. Tra fumetti, giochi e ambientazioni affascinanti, La caverna dei Dadi ci guida attraverso il mondo di Dragonero e delle ambientazioni post-apocalittiche.
Dragonero: un fumetto che diventa gioco di ruolo
“Parliamo di uno dei fumetti principali di Bonelli Editore, Dragonero, e di come sia diventato una realtà nel mondo dei giochi di ruolo”, esordisce Luca. Come molti, anche lui ha conosciuto Dragonero dai fumetti, affascinato dalla narrazione fantasy medievale con una chiave moderna.
Uno degli elementi più interessanti è come Dragonero rappresenti gli orchi non come nemici, ma come parte integrante della civiltà. “A differenza di molti altri fantasy, dove gli orchi sono visti come il nemico assoluto, qui li troviamo perfettamente integrati nella società. Questo cambia la prospettiva del gioco, offrendo nuove opportunità narrative e interpretative.”
La caverna dei Dadi sottolinea come questa scelta esca dai classici schemi tolkeniani, rendendo gli orchi più simili a esseri umani con peculiarità fisiche e culturali, ma privi di una connotazione aliena o ostile. Questo approccio consente ai giocatori di esplorare nuove dinamiche senza uscire dalla loro zona di comfort: “Un orco in Dragonero è essenzialmente un guerriero con caratteristiche particolari, ma non è difficile da interpretare per i giocatori.”
Meccaniche di gioco e critiche secondo la caverna dei dadi
Parlando delle meccaniche di gioco, Luca evidenzia l’approccio dettagliato di Dragonero: “La scheda del personaggio ha una quantità di abilità impressionante. Questo aiuta i giocatori, specialmente i meno esperti, a trovare idee e a immergersi nell’ambientazione.” Tuttavia, riconosce che questa complessità può essere un’arma a doppio taglio: “L’ampia lista di abilità stimola la creatività, ma potrebbe risultare opprimente per chi preferisce un sistema più snello e narrativo.”

Riflettendo sul successo limitato del gioco, La caverna dei Dadi attribuisce parte della responsabilità all’anno di uscita (2011), coinciso con un periodo di disaffezione verso il fantasy classico. Inoltre, la dipendenza dal fumetto potrebbe aver limitato il pubblico di riferimento. “Chi ama il fumetto potrebbe apprezzare il gioco, ma per chi non conosce Dragonero, l’attrattiva diminuisce. Un’ambientazione così di nicchia rischia di restare confinata a una cerchia ristretta di appassionati.”
La caverna dei Dadi immagina un futuro diverso per il gioco: “Un Dragonero adattato alla quinta edizione di Dungeons & Dragons potrebbe avere un grande successo, soprattutto se integrabile con altri materiali.”
Il fascino del post-apocalittico: Dark Sun e oltre
L’intervista si sposta su un’altra ambientazione iconica: Dark Sun. Nata per Advanced Dungeons & Dragons, è un mondo post-apocalittico in cui l’uso della magia ha devastato il pianeta, rendendolo sterile. Luca descrive questa ambientazione come una fusione tra Mad Max e il fantasy: “I maghi non combattono solo i nemici, ma anche le conseguenze delle loro azioni sull’ambiente. Questo crea uno scenario unico e affascinante.”
Purtroppo, Dark Sun affronta temi complessi come schiavismo e cannibalismo, che rendono difficile la sua riproposizione nel contesto attuale. La caverna dei Dadi osserva: “In un’epoca in cui i tabù sono molti, un’ambientazione come questa potrebbe non trovare spazio sul mercato.”
Sopravvivenza e collaborazione nel post-apocalittico
Parlando del genere post-apocalittico, Luca lo descrive come la sua seconda ambientazione preferita. “A differenza del fantasy classico, dove i personaggi sono eroi che combattono un male definito, nel post-apocalittico i protagonisti sono spesso antieroi che cercano di sopravvivere a un ambiente ostile. Questo cambia radicalmente le dinamiche di gioco.”
La collaborazione tra i membri del party diventa fondamentale, ma non priva di conflitti. “Nel post-apocalittico, le priorità dei personaggi possono entrare in conflitto, creando situazioni drammatiche e coinvolgenti. Tuttavia, la base del gioco rimane la collaborazione: è essenziale per superare le difficoltà di un mondo crudele.”
La prigione di Nerakar di la caverna dei dadi
Immaginate di trovarvi all’interno di un vecchio penitenziario, tra celle arrugginite, corridoi bui e l’eco dei passi sul pavimento di pietra. Questa è l’ambientazione scritta in collaborazione con la caverna dei dadi per D&D Edizione che potete scaricare gratuitamente da qui
Conclusioni
Luca ci ha offerto uno sguardo approfondito su due mondi affascinanti: Dragonero e il post-apocalittico. Con la sua esperienza e passione, ci ha mostrato come il gioco di ruolo possa evolversi e adattarsi a diverse narrazioni, offrendo sempre nuove prospettive e sfide. Grazie per essere stato con noi a “Cena col Drago”!
Canali social per seguire La caverna dei Dadi
Lascia un commento