Dai Wargame per Corrispondenza ai Giochi Online: L’Evoluzione di un Genere

A vintage style illustration of a futuristic space battle, inspired by classic play by mail wargames. The scene features fleets of spaceships engaging

Introduzione

Oggi, i giocatori di tutto il mondo possono sfidarsi in tempo reale grazie a internet, ma non è sempre stato così. Prima dell’avvento dei videogiochi multiplayer e dei giochi online, i wargame strategici venivano giocati per corrispondenza (Play by Mail, PBM). Uno dei primi tentativi di wargame PBM è War of the Empires, ideato nel 1966 da Tullio Proni e successivamente ripreso da Gary Gygax. Questo articolo esplora la storia di War of the Empires e l’evoluzione dei wargame per corrispondenza fino ai giochi online odierni.


Tullio Proni e la Nascita di War of the Empires

Tullio Proni è un inventore e designer di giochi, noto per il suo contributo pionieristico nel campo dei wargame per corrispondenza. Nato in Italia e trasferitosi negli Stati Uniti, Proni ha lavorato su diversi progetti innovativi, tra cui il celebre War of the Empires, che rappresentò uno dei primi tentativi di portare la strategia su larga scala in un formato gestito per posta.

Nel 1966, Proni progettò War of the Empires, un gioco di strategia spaziale per corrispondenza, definito da Gary Gygax come “possibilmente il primo wargame di fantascienza”. Per attirare giocatori, pubblicò un annuncio promozionale che recitava: “Salta nel futuro e comanda la tua Marina Spaziale! Un piccolo gruppo è necessario per difendere Sol. Invia le qualifiche, ma ricorda che è necessaria una buona conoscenza della fantascienza”.

Il gioco simulava un conflitto su scala galattica tra due fazioni opposte:

  • The Greatest Empire: Un regime monarchico/aristocratico che cercava di controllare tutti i pianeti abitabili.
  • The League of All Worlds: Una confederazione di sistemi stellari indipendenti che si opponeva all’espansione imperiale.

Gli umani della Terra venivano reclutati da entrambe le parti poiché erano considerati tra i combattenti più letali dell’universo. I giocatori, scegliendo una delle due fazioni, ricevevano un regolamento e una mappa del settore spaziale iniziale. Ogni giocatore iniziava con una singola nave esplorativa e doveva conquistare sistemi stellari, valutando la loro produttività in “crediti” e la loro capacità di costruire nuove unità militari, come torpedini, incrociatori, corazzate e fortezze difensive.

Le mosse venivano comunicate via posta, con Proni che fungeva da “Master Computor”, registrando i risultati e coordinando il conflitto. Alla fine di ogni partita, il vincitore guadagnava un grado e veniva accoppiato con un nuovo avversario di pari livello.

Proni pubblicò una newsletter chiamata The War Report, contenente aggiornamenti sulle partite, elenchi di giocatori, commenti sulle regole e recensioni di libri di fantascienza. Tuttavia, dopo solo due numeri (febbraio e aprile 1967), abbandonò il progetto.

Nel 1969, Gygax tentò di rianimare il gioco con una versione aggiornata, ma l’iniziativa terminò definitivamente nel 1971. Riflettendo sull’esperienza nel 1976, Gygax spiegò che il problema principale non risiedeva nelle regole, ma nella dipendenza del gioco da una newsletter regolare, che serviva a mantenere alto l’interesse dei giocatori. L’irregolarità delle pubblicazioni portò alla perdita di partecipazione e, di conseguenza, al declino del gioco.

Lo storico dei giochi Jon Peterson ha notato come War of the Empires rappresenti un esempio significativo delle campagne di carta e penna che Gygax e altri giocatori sperimentavano negli anni precedenti alla nascita di Dungeons & Dragons.


nostalgic illustration of a tabletop wargaming session from the 1970s, with players gathered around a large map covered in handwritten notes, spaces

L’Età d’Oro dei Wargame per Corrispondenza

Nonostante il fallimento di War of the Empires, i giochi PBM continuarono a evolversi e a guadagnare popolarità negli anni ‘70 e ‘80. Alcuni titoli famosi includono:

  • Diplomacy (1959): Uno dei primi giochi ad adattarsi al formato PBM, con una forte enfasi sulla negoziazione tra i giocatori.
  • StarWeb (1976): Un gioco strategico spaziale in cui i giocatori guidavano imperi stellari.
  • Hyborian War (1983): Basato sul mondo di Conan il Barbaro, permetteva ai giocatori di gestire interi regni fantasy.

Il successo di questi giochi derivava dalla possibilità di gestire decisioni strategiche su larga scala senza la pressione del tempo reale, permettendo partite più profonde e complesse.


La Transizione ai Giochi Online

Con l’avvento di Internet, il formato PBM iniziò a evolversi nei giochi Play by Email (PBEM) e nei primi giochi online. Alcuni passaggi fondamentali di questa trasformazione includono:

  • Anni ‘90: Nascono i primi PBEM, giochi via email che eliminavano i tempi di attesa della posta tradizionale.
  • Browser Games (anni 2000): Titoli come OGame e Travian riprendono molte meccaniche dei wargame PBM adattandole al formato online.
  • Wargame Digitali Moderni: Giochi come Total War e Hearts of Iron offrono esperienze complesse in tempo reale, pur mantenendo la profondità strategica dei giochi PBM.

Oggi, molti giochi strategici online, specialmente quelli a turni, devono le loro radici ai wargame per corrispondenza, dimostrando che la passione per la strategia a lungo termine non è mai scomparsa.


Conclusione

Da War of the Empires ai moderni wargame digitali, l’evoluzione dei giochi strategici dimostra come la passione per la pianificazione, la diplomazia e la conquista abbia sempre trovato nuovi modi per esprimersi. Anche se i PBM sono quasi scomparsi, la loro eredità vive nei giochi multiplayer online e nei titoli strategici che mantengono vivo il fascino della guerra su grande scala.

Chissà, forse un giorno qualcuno deciderà di riportare in vita War of the Empires, adattandolo alle tecnologie moderne!

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