L’intervista a Giada di Ruolo, Pedagogista e Master

giada di ruolo

Ciao a tutti! Sono Giada, o meglio, Giada di Ruolo. Sono una pedagogista e una grande appassionata di giochi di ruolo. Fin da bambina ho sempre sognato di lavorare nel campo dell’educazione, ispirata dalla figura di Maria Montessori. Dopo la laurea in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche, ho scoperto il gioco di ruolo all’università e ho capito subito che poteva essere uno strumento educativo potentissimo.

L’incontro con i giochi di ruolo

Ho scoperto il gioco di ruolo durante un corso universitario con la docente Francesca Antonacci, specializzata nel valore educativo del gioco. La scintilla è scoccata con una lezione su Dungeons & Dragons, che mi ha portata a sperimentare una campagna insieme al mio gruppo di amici, trasformando quell’esperienza in una passione duratura.

Benefici del gioco di ruolo nell’educazione

Il gioco di ruolo è uno strumento educativo potente, capace di sviluppare empatia, problem solving e metacognizione, allenando i ragazzi a riflettere su emozioni e pensieri. Dopo la pandemia, uno dei miei progetti principali, Il Turno di Guardia, ha l’obiettivo di riunire i ragazzi attorno a un tavolo per socializzare e vivere avventure condivise.

Tecnologie e immaginazione

E’ importante adattarsi ai giocatori: chi ha difficoltà immaginative può beneficiare del supporto visivo, ma è essenziale bilanciare questi strumenti per non limitare la fantasia individuale.

I progetti di Giada

  • Il Turno di Guardia: Un’esperienza residenziale per adolescenti, incentrata sul gioco di ruolo e sul lavoro di squadra.
  • Travels&Dragons: Viaggi tematici per adulti, in cui il gioco di ruolo si intreccia con la storia e le leggende locali, creando un’esperienza immersiva e indimenticabile.

Con “Turno di Guardia” organizzo vacanze residenziali in cui i ragazzi, attraverso il gioco di ruolo, affrontano tematiche importanti e imparano a gestire la vita in comunità. Invece con “Travels&Dragons” uniamo i viaggi al gioco di ruolo, creando avventure fantastiche ambientate in contesti storici reali. I partecipanti vivono un’esperienza di viaggio immersiva e indimenticabile, scoprendo i luoghi in modo originale e stimolante.

master giada

Il gioco di ruolo in classe

Molti insegnanti mi chiedono come portare il gioco di ruolo in classe. Il mio consiglio è di sperimentarlo in prima persona, conoscere bene gli alunni e i loro interessi, e scomporre il gioco di ruolo in elementi che possano essere integrati nella didattica durante tutto l’anno.

Immaginate un anno scolastico in cui i ragazzi, attraverso un personaggio e un’ambientazione fantastica, imparano la geografia, la matematica, la storia e molto altro! Questo è il potere del gioco di ruolo: rendere l’apprendimento un’avventura.

Consigli per portare il GdR in classe

  1. Sperimentare il gioco di ruolo in prima persona.
  2. Conoscere gli interessi degli alunni per creare ambientazioni coinvolgenti.
  3. Integrare il gioco nell’insegnamento attraverso progetti interdisciplinari, favorendo la gamification.

Conclusione

Il gioco di ruolo come strumento educativo aperto e accessibile a tutti, invita a superare lo stereotipo del GdR riservato a pochi appassionati. Un passo verso una scuola più inclusiva e coinvolgente.

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